Gente che si parla 16GENTE CHE SI PARLA
Aprile 2011 
NUMERO 16

a PARMA in strada Imbriani, viale dei Mille, strada Bixio, strada D'Azeglio.

"L'importante è parlarci.
Ricominciare e continuare.
È già un buon inizio per cambiare molte cose.
Tutte e tutti possono collaborare, anzi è molto gradito."



Raccolta di notizie, opinioni, emozioni in strada.
A cura di Susi, Nico, Annarita, Alì, Angela, Mariella.

Associazione migrAzioni borgo Parente 14/e.

copertina: l'albero della vita di Klimt (rivisitazione)

 

Sostengo il giornalino che crea una piccola gioia in un quartiere così bello e così discusso.

Elena.

 

Il quartiere sta andando verso il meglio: c'è il bar in piazzale Bertozzi fino a mezzanotte, c'è tranquillità e si vede. A noi migranti mancano tante cose qui. Per essere accolti, parlare, sfogarsi ci vuole un circolo, un teatro, un aiuto che non c'è... neanche per trovare un locale. Io da solo non riesco.

Ayari.

 

Trad. Ayari.

 

Questo quartiere è idoneo per certi spettacoli come i burattini di Ferrari, per esempio, non per moto o spogliarelli. La pista del ghiaccio va bene, ma non che duri un'eternità. Ricordo in giardino pubblico che c'era la pista per pattinare, là andava bene.

Giancarlo.

 

A me l’idea piace (riferita alla pista del ghiaccio).  È movimento, divertimento, ci vanno le scuole. Dal punto di vista ambientale però è un problema energetico perchè si protrae per tanto tempo. Mi piace vedere la gente che si diverte, che sta bene, che sorride. È bello vedere la gente sorridere.

Carla Str. D'Azeglio.

 

Ormai è finito l’Oltretorrente! Questo è un piccolo mondo antico, non c’è niente da fare, è naturale per le circostanze. Ormai non conosco più nessuno, non ti dico niente di amaro.

Luciano.

 

Bisogna ripiantare parmigiani del sasso in Oltretorrente con “conisciò”.

Marco.

 

Ocòrra pianter ad nòv di pramzàn dal sas, dedl'à dal'àcua con cognisjòn.

Trad. Gianna.

 

Eliminare la pista perchè è un intralcio ai bambini che entrano ed escono dalla scuola Cocconi e abbellire con panchine, tavolini e bidoni della spazzatura perchè genitori e bambini possano ritrovarsi dopo la scuola.

Francesca str. Costituente.

 

Non ci sono bambini, è inutile fare questo tipo di piazza. Il quartiere è in mano a studenti e migranti. Non è facile amministrare le diverse culture.

Marco.

 

Finita la pista del ghiaccio si può fare qualche cosa per rendere vivo il piazzale e contentare altre fasce di persone. Idea: baracchino con aria condizionata, libri, riviste, musica per poter conversare.

Gabriella str. Bixio.

 

Fammici pensare. Voi siete fantastici! È una roba, il vostro giornalino,  che dovrebbe esserci in ogni quartiere, una cosa che mette in relazione le persone, un’esperienza che non deve finire ma andare avanti ed allargarsi ad altre realtà.

Troiano di "Verde Ambiebte Società" str. Santa Caterina.

 

Oggi c’è il sole, sono contenta e il quartiere è più bello. Andrei via, ma non per il quartiere, ho bisogno di ferie.

Claudio.

 

Vorrei rivedere la pavimentazione di borgo Bernabei come è stata rifatta. Quando fanno scavi per gas o luce devono ripristinare la strada con il suo porfido anzicchè buttare due badilate di catrame, come è successo anche in borgo Cocconi e borgo Padre Lino.

Romano.

 

Nell’Oltre si ritrova “il passo lento delle cose”.

Francesca.

 

Grandi opere! Grandi marciapiedi! Grandi illusioni! Piccoli uomini in attesa di verità.

Giorgia.

 

L’Oltretorrente è il cuore di Parma, ci abitava mio padre purtroppo io non ho vissuto qua. Vengo qui per il gruppo scout di mio figlio all’Annunziata. È un bel quartiere vivo. Dovrebbe esserci in tutti i quartieri, quest’idea del giornalino.

Silvia.

 

Pensavo che fosse una forma di aggregazione per i ragazzi (la pista), una cosa positiva, di là non passo quasi mai. Credevo che servisse a ravvivare il piazzale. Io lavoro in via D’Azeglio.

Claudia.

 

Se dovessi venire ad abitare a Parma  vorrei abitare in strada Imbriani. Mi trasmette un calore,  è viva!

"La strega rossa" banco di miele al mercato del sabato.

 

"Bernabei”, questo è un grande borgo che vive la sua storia nel presente. Ci si sta bene con tutta la sua multietnicità.

Giorgio.

 

Secondo me (la pista del ghiaccio) serve per animare la piazza, anche per tenere lontani quelli che vendono droga, sono disgraziati non cattivi.

Marco.

 

Non ho nè tempo, nè voglia: sono in ritardo.

Nadia.

 

La pista del ghiaccio non mi fa nè caldo nè freddo, non sono informato . Non so se ci sono alternative, quanto costa? I ragazzi di “Va Pensiero“ (associazione per disabili ) vanno e si divertono.

Thomas.

 

La pista di ghiaccio porta solo delinquenza, in questo momento e nelle ore serali.

Giorgio.

 

Sto bene! Li ho letti tutti i vostri giornalini. È un pensiero molto circoscritto il mio. Sono felicemente sposato, mia moglie non lo sa.

Ernesto.

 

Per esempio: ho invitato amici nella mia casa a parlare e suonare. I vicini hanno commentato “che casino, che baccano!“. Eppure gli orari erano nella norma, non le tre del mattino. Potevano bussare e bere un bicchiere con noi.

Valerio.

 

Mi piace l’idea del giornalino che permette alle persone di continuare a leggere sul quartiere.

Elvis.

 

Gli uomini che pensano in circolo hanno le idee curve. È ora di smettere di reagire, bisogna agire. La forza degli altri non esiste, è la somma delle nostre debolezze.

Franco.

 

Mi piace la pista del ghiaccio ma non ero d'accordo per tagliare le piante, si doveva metterla in uno spazio dove non si toccava il verde.

Marzia.

 

Hanno fatto un buco in piazza Picelli vicino alla fontanella, vorrei sapere cosa c'è, cosa ci fanno. Perchè il quartiere non viene informato?

Gino.

 

E' bellissima l’idea e il disegno di Susi. È vero siamo tutti stranieri in questo quartiere.

Liliana.

 

Borgo Bernabei, che è in Oltretorrente, è la strada obbligata per chi porta i cani a fare le loro deiezioni e per chi cerca un luogo appartato per eventuali "regolamenti di conti" personali. ”Porte  aperte in b.go Bernabei”. Veniteci tutti cosi avremo qualcosa da raccontare!

Miccia.

 

 

Non ho pensato molto alla pista del ghiaccio; ci sono molti spazi in quartiere dove la gente vorrei si mischiasse, invece vedo solo luoghi separati: qui nei bar gli studenti, alla pista i ragazzi divisi a gruppi, in piazzale Inzani gente che beve per cui altri non ci vanno. Mi piacerebbe un posto dove la gente va, ma insieme, una piazza così.

Cecilia b.go Fiore.

 

Je n’ai pas beaucoup pensé à la patinoire ; il y a de nombreux espaces dans le quartier où les gens voudraient se mélanger, à l’inverse, je vois seulement des espaces séparés : dans les bars il y a des étudiants, à la patinoire les jeunes sont divisés en groupes, place Inzani il y a des gens qui boivent alors les autres n’y vont plus. Ce qui me plairait, ce serait un endroit où les gens iraient mais ensemble, un endroit de ce type.

Traduction: Muriel Maus.

 

I did not think much to the ice rink; and there are many areas in this zone where people would like to mingle, instead I only see separate locations: here the students are in the bar, on the ice rink the boys are divided in groups, in Inzani square people who drink and the others do not go there.I'd like a place where people go, but together, so only in square.

Trad: Ali.

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 04 Maggio 2011 14:07)